L’aspetto negativo di noi, programmatori emuli di Don Bosco, è che siamo spesso il bersaglio preferito di incapaci; o meglio, capaci sì, ma di generare disastri informatici che poi dobbiamo sistemare con un notevole dispendio di energia.

Qua siamo ad un altro livello. Studiosi come Dunning e Kruger, in confronto, hanno scritto “Il Manuale delle Giovani Marmotte” perché si tratta di un ambito scientifico ancora tutto da esplorare.

Infatti stiamo parlando di geni incompresi: c’è della genialità nascosta (ma nascosta troppo bene) che a noi poveri manovali della tastiera non è dato di conoscere. Gente che si sveglia al mattino, indecisa se progettare una nuova missione spaziale su Ganimede o rimuovere qualche record a piacere da un sistema informativo aziendale.

Quando optano per la seconda opzione, di solito lo fanno poco prima delle festività. Quando non ci sono feste comandate, il loro target preferito è venerdì intorno alle 17 circa. Se il livello di codardia è elevato, attivano pure il risponditore automatico per le mail aziendali. Quando rientrano al lavoro, si trasformano in professionisti del ribaltamento di frittate.

Qui il Genio Guastatori di qualsiasi esercito assomiglia ad un branco di boys scout ubriachi: queste bombe IT sono davvero subdole e ben studiate. La soluzione di questi problemi, che comporta giornate di lavoro e indagini, è anni-luce avanti al Bartezzaghi de “La Settimana Enigmistica” e persino Sherlock Holmes si inchinerebbe al nostro cospetto, quando scoviamo il colpevole.

È una genialità perversa, appunto. C’è da considerare pure l’attuale periodo di rimbecillimento planetario indotto da “social”, AI e neuromarketing vario; però occorre premunirsi e rispondere colpo su colpo. Il consiglio per le menti ancora funzionanti è di investire le nostre energie solo su noi stessi e difenderci dai nuovi scienziati del venerdì.